È necessario redigere un progetto, supportato dai dati statistici estrapolati dal materiale acquisito nel corso della sperimentazione, da presentare a vari Enti veronesi per raccogliere i fondi necessari per la realizzazione della struttura adatta. Si confida di poter essere chiamati a illustrare in modo più approfondito il progetto, ma spesso non si riceve che il silenzio o un rifiuto sarcastico. L’unico a credere, dopo un approfondito colloquio-esame, nella validità dell’iniziativa è il Consigliere della Banca Popolare di Verona, comm. Giacomo Galtarossa, il quale appoggia la richiesta in Consiglio d’Amministrazione, riuscendo a far elargire, nel febbraio dell’anno successivo, 20 milioni di lire all’Associazione Italiana La Lettura, il quadruplo della massima quota in genere erogata.
Si tratta di una sovvenzione davvero generosa, ma appena sufficiente per coprire le spese di allestimento. Ne servono quasi altrettanti per poter ingranare e dalla Banca viene concesso, in via del tutto eccezionale, un altro generoso aiuto all’associazione, un fido per i 10 milioni necessari.